Alla scoperta dei gioielli nascosti della Valsesia: una guida alle avventure fuori dai sentieri battuti

La Valsesia, con le sue montagne maestose, i laghi scintillanti e i borghi pittoreschi, è una destinazione turistica rinomata. Tuttavia, al di là delle attrazioni più conosciute, si nasconde un mondo di tesori inesplorati che attendono di essere scoperti. Questa guida vi condurrà in un viaggio alla scoperta dei gioielli nascosti della Valsesia, regalandovi esperienze indimenticabili lontano dalle folle di turisti.

1. Immersione nella natura: cascate, sentieri panoramici e borghi rurali

  • Cascate di Riva: Situate vicino a Alagna Valsesia, queste cascate mozzafiato offrono uno spettacolo naturale unico. Il sentiero per raggiungerle è facile da percorrere e adatto a tutta la famiglia. Potrete immergervi nell’atmosfera rilassante e rinfrescante creata dalle acque che scrosciano.
  • Alpe di Mera: Raggiungibile in funivia da Scopello, l’Alpe di Mera è un paradiso per gli amanti della natura. Sentieri panoramici si snodano tra pascoli verdiggianti e boschi rigogliosi, offrendo viste spettacolari sul Monte Rosa e la vallata sottostante. Potrete imbattervi in marmotte giocose e assaporare deliziosi prodotti caseari locali nei rifugi alpini.
  • Borghi rurali: La Valsesia è ricca di borghi rurali che conservano il fascino antico della regione. Scoprite Rimella, un villaggio privo di strade carrozzabili raggiungibile solo tramite funivia, dove il tempo sembra essersi fermato. Oppure visitate Piode, un borgo medievale arroccato su una collina, con case in pietra e stradine strette che si snodano tra vigneti e castagneti.

2. Cultura e storia: chiese romaniche, musei affascinanti e tradizioni locali

  • Chiese romaniche: La Valsesia vanta un patrimonio artistico e religioso notevole. La Chiesa di San Gaudenzio a Varallo Sesia è un capolavoro dell’architettura romanica, con affreschi e sculture di pregio. Merita una visita anche la Chiesa di San Lorenzo a Romagnano Sesia, che custodisce importanti reliquie.
  • Museo del Paesaggio: Situato a Borgosesia, il Museo del Paesaggio è un’immersione nella storia e nella cultura della Valsesia. Attraverso mappe, fotografie e oggetti d’epoca, potrete scoprire l’evoluzione del territorio e le tradizioni locali.
  • Sacro Monte di Varallo: Patrimonio dell’UNESCO, il Sacro Monte di Varallo è un complesso di cappelle dedicate alla vita di Gesù Cristo. Le statue a grandezza naturale e gli affreschi che adornano le cappelle creano un percorso artistico e spirituale unico.

3. Aventure adrenaliniche: rafting, canyoning e mountain bike

  • Rafting sul Sesia: Per gli amanti del brivido, il rafting sul fiume Sesia è un’esperienza imperdibile. Potrete scendere le rapide in gommone con guide esperte, godendovi paesaggi mozzafiato e scariche di adrenalina.
  • Canyoning: Esplorate le gole nascoste della Valsesia con un’attività di canyoning. Tuffatevi in cascate, calatevi con le corde e nuotate in pozze d’acqua cristallina, scoprendo il lato più selvaggio della montagna.
  • Mountain bike: La Valsesia offre una rete di sentieri ben tenuti per gli appassionati di mountain bike. Potrete scegliere percorsi adatti a tutti i livelli, dalle tranquille passeggiate panoramiche a discese impegnative per i più esperti.

4. Enogastronomia: sapori autentici e prodotti locali

  • Degustazioni in cantina: La Valsesia è una terra ricca di vini pregiati. Visitate una cantina locale per scoprire il processo di produzione del vino e degustare i prodotti tipici della zona, come il Nebbiolo e il Gattinara.
  • Formaggi d’alpeggio: Non perdete l’occasione di assaggiare i deliziosi formaggi prodotti negli alpeggi della Valsesia. La Toma Piemontese, la Bettelmatt e la Macugna sono solo alcuni dei formaggi tipici da provare.
  • Ristoranti tipici: Immergetevi nella tradizione culinaria della Valsesia provando i piatti tipici della cucina locale. Potrete gustare la Panissa, un piatto a base di riso e fagioli, la polenta concia con formaggio e burro fuso, o la deliziosa torta di nocciole per dessert.

5. Consigli per pianificare il vostro viaggio fuori dai sentieri battuti

  • Periodo migliore: La Valsesia è una destinazione che si può apprezzare in tutte le stagioni. L’estate è ideale per le escursioni e le attività all’aperto, mentre l’inverno offre la possibilità di sciare e godere del magico paesaggio innevato. La primavera e l’autunno sono stagioni tranquille, perfette per chi cerca un’atmosfera più rilassata e un contatto diretto con la natura.
  • Soggiorno eco-sostenibile: Scegliete strutture ricettive eco-sostenibili che si impegnano a preservare l’ambiente e la cultura locale. Potrete trovare agriturismi immersi nella natura o piccoli alberghi a conduzione familiare che offrono un’esperienza autentica.
  • Equipaggiamento: A seconda delle attività che intendete svolgere, assicuratevi di avere l’equipaggiamento adeguato. Scarponi da trekking comodi, zaino, abbigliamento adatto al clima e una buona scorta d’acqua sono essenziali.
  • Guide locali: Per un’esperienza ancora più immersiva, affidatevi a guide locali esperte. Conoscono i segreti della Valsesia e possono condurvi in luoghi nascosti e incontaminati, al riparo dal turismo di massa.

Con un pizzico di spirito d’avventura e questa guida come compagna di viaggio, potrete scoprire le meraviglie nascoste della Valsesia e vivere un’esperienza indimenticabile.

Alla scoperta della ricca storia della Valsesia: dalle origini antiche alle meraviglie moderne

La Valsesia, incantevole valle piemontese abbracciata dalle Alpi, vanta non solo una bellezza paesaggistica mozzafiato, ma anche una storia ricca e affascinante. Questo viaggio nel tempo vi condurrà alla scoperta del glorioso passato della Valsesia, dalle prime tracce di insediamenti umani alle realizzazioni ingegneristiche moderne che hanno plasmato il territorio.

1. Radici antiche: Alla scoperta dei primi abitanti della Valsesia

Le origini della presenza umana in Valsesia risalgono a tempi remoti. Reperti archeologici rinvenuti in diverse zone della valle, come incisioni rupestri e manufatti in pietra, testimoniano la presenza di popolazioni già in epoca preistorica. Si presume che i primi abitanti della Valsesia appartenessero a tribù celtiche dedite alla pastorizia e alla caccia.

2. L’epoca romana e l’alto medioevo: sviluppo e dominazioni

Con l’arrivo dei Romani intorno al II secolo a.C., la Valsesia conobbe un periodo di sviluppo e organizzazione. Vennero costruite strade, acquedotti e ville signorili, come testimoniato dai ritrovamenti archeologici effettuati a Civiasco e Varallo. Successivamente, durante l’alto medioevo, la Valsesia fu contesa da diverse dominazioni, tra cui Longobardi e Franchi. In questo periodo si diffusero il Cristianesimo e la costruzione di pievi e monasteri, come la celebre Abbazia di San Genuario a Cavagliano.

3. Ascesa dei signori locali e la nascita dei borghi medievali

A partire dall’XI secolo, la Valsesia assistette all’ascesa di potenti famiglie nobiliari locali, tra cui i Visconti e i Sesia. Questi signori eressero imponenti castelli per difendere il territorio e controllarne le vie di comunicazione. Intorno ai castelli sorsero graziosi borghi medievali, ancora oggi perfettamente conservati e caratterizzati da case in pietra, strette stradine e atmosfere suggestive. Alcuni esempi di questi borghi sono Alagna Valsesia, con il suo imponente castello medievale, e Piode, arroccato su una collina e circondato da vigneti e castagneti.

4. Sacro Monte di Varallo: un capolavoro artistico e religioso

Tra il XV e il XVII secolo, la Valsesia fu teatro della realizzazione di un capolavoro artistico e religioso unico al mondo: il Sacro Monte di Varallo. Voluto da Bernardino Caimi, frate francescano, il Sacro Monte è un complesso di cappelle che ripercorrono la vita di Gesù Cristo attraverso statue a grandezza naturale e affreschi. Questo sito Patrimonio dell’UNESCO rappresenta un’importante testimonianza della fede e dell’abilità artistica dell’epoca.

5. Rivoluzione industriale e sviluppo economico: la trasformazione della Valsesia

Il XIX secolo segnò un periodo di grande cambiamento per la Valsesia. L’arrivo della Rivoluzione Industriale portò alla costruzione di fabbriche tessili e lanifici, che diedero vita a un fiorente settore manifatturiero. Lo sviluppo economico si tradusse anche nella realizzazione di importanti opere infrastrutturali, come la funivia di Alagna Valsesia, inaugurata nel 1903, che permise un maggiore sviluppo del turismo.

6. La Valsesia del Novecento e del Duemila: guerre, ricostruzione e turismo

Il Novecento fu un secolo segnato da due conflitti mondiali che colpirono anche la Valsesia. Tuttavia, la valle seppe sempre risollevarsi con forza e spirito di comunità. Nel secondo dopoguerra si assistette a un nuovo boom economico, con la crescita del turismo invernale e la costruzione di moderne stazioni sciistiche. Oggi la Valsesia è una rinomata destinazione turistica che offre un perfetto connubio tra bellezze naturali, storia, cultura e attività sportive all’aria aperta.

7. Conclusioni: Un viaggio attraverso il tempo

Esplorare la storia della Valsesia è un viaggio attraverso il tempo che permette di comprendere l’anima stessa di questa valle. Dai primi insediamenti alle moderne opere ingegneristiche, la Valsesia è sempre stata un territorio vivo e dinamico, capace di evolversi e mantenere intatto il proprio fascino. Conoscere il passato è fondamentale per apprezzare il presente e guardare con fiducia al futuro di questa splendida valle piemontese.

Alla Scoperta dei Castelli Medievali della Valsesia: Un Viaggio Attraverso Storia e Architettura

La Valsesia, situata tra le montagne del Piemonte settentrionale italiano, non è solo famosa per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca tradizione enogastronomica, ma anche per i suoi affascinanti castelli medievali. Testimoni silenziosi di un glorioso passato, queste fortezze in pietra si ergono su colline strategiche, dominando le valli e raccontandoci storie di battaglie, famiglie nobili e intrighi di corte. Esplorare i castelli medievali della Valsesia è un viaggio attraverso la storia e l’architettura che delizierà gli appassionati di storia e gli amanti dell’atmosfera medievale.

Sentinelle di pietra: la funzione dei castelli medievali

Nel Medioevo, i castelli non erano solo residenze signorili, ma anche strutture militari con funzioni strategiche. Costruiti in punti chiave del territorio, servivano per difendere le valli dalle incursioni nemiche, controllare le vie di comunicazione e simboleggiare il potere delle famiglie nobiliari che li abitavano. La Valsesia, situata in una posizione geografica strategıca, fu teatro di numerose lotte di potere tra fazioni rivali, e la presenza di numerosi castelli medievali ne è una testimonianza tangibile.

Un itinerario alla scoperta dei castelli più belli della Valsesia

Preparatevi a fare un salto indietro nel tempo e a scoprire alcuni dei castelli medievali più belli della Valsesia:

  • Castello di Massino: Situato a pochi chilometri da Varallo Sesia, il Castello di Massino è una delle fortezze medievali più imponenti della Valsesia. Costruito intorno all’anno Mille, il castello ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, passando da struttura militare a residenza signorile. Oggi è possibile visitare il cortile interno, le sale affrescate e il meraviglioso giardino all’italiana.
  • Castello di Varallo: Arroccato su un promontorio roccioso che domina la cittadina di Varallo Sesia, il Castello di Varallo è un complesso architettonico di grande fascino. Le sue origini risalgono all’XI secolo, ma la struttura attuale è frutto di numerosi interventi realizzati nel corso dei secoli. Oggi ospita il Museo Civico Archeologico e Pinacoteca di Varallo.
  • Castello di Piode: Immerso in un castagneto secolare, il Castello di Piode è un maniero medievale caratterizzato da una torre quadrata e da un recinto murario merlato. Costruito intorno all’anno Mille, fu ampliato nel XV secolo e perse gradualmente la sua funzione militare nei secoli successivi. Oggi è proprietà privata e non è aperto al pubblico.
  • Ricetto di Alagna Valsesia: Il Ricetto di Alagna Valsesia è un complesso fortificato risalente al XIV secolo. Diversamente da un castello tradizionale, il Ricetto era una struttura abitativa collettiva fortificata, utilizzata dalla popolazione locale per rifugiarsi in caso di pericolo. Oggi è uno dei ricetti medievali meglio conservati in Europa e ospita al suo interno abitazioni private e attività commerciali.

Oltre la bellezza architettonica: l’atmosfera medievale

Visitare i castelli medievali della Valsesia non significa solo ammirare la bellezza architettonica di queste strutture. Immaginarsi la vita quotidiana all’interno delle mura, le battaglie combattute per difendere il territorio e le storie che si sono intrecciate in questi luoghi permette di immergersi in un’atmosfera suggestiva e ricca di fascino.

Consigli per la visita

Per apprezzare al meglio la vostra visita ai castelli medievali della Valsesia, ecco alcuni consigli:

  • Informarsi sugli orari di apertura: Alcuni castelli sono aperti al pubblico tutto l’anno, mentre altri solo in determinati periodi o su prenotazione.
  • Acquistare il biglietto d’ingresso: L’accesso a gran parte dei castelli è a pagamento.
  • Partecipare a visite guidate: Le visite guidate permettono di scoprire la storia e le leggende legate ai castelli in modo più approfondito.
  • Consultare materiale informativo: Prima di visitare i castelli, consultate guide turistiche o siti web per conoscere la loro storia e le loro caratteristiche architettoniche.

è un’esperienza che regala un viaggio nel tempo alla portata di tutti. Lascia spazio all’immaginazione e permette di conoscere un periodo storico importante per la Valsesia e per l’Italia.

Un patrimonio da preservare

I castelli medievali della Valsesia rappresentano un patrimonio storico e architettonico di grande valore. È importante salvaguardare queste strutture attraverso interventi di restauro e valorizzazione. Promuovere la visita dei castelli e organizzare eventi culturali legati al Medioevo sono alcune delle iniziative che possono contribuire alla conservazione di questo patrimonio per le generazioni future.

Conclusioni: alla scoperta del fascino medievale della Valsesia

La Valsesia, con i suoi castelli medievali arroccati sulle colline e le sue testimonianze storiche, offre un viaggio affascinante nel tempo. Esplorare queste fortezze in pietra è un modo unico per conoscere la storia della regione e immergersi nell’atmosfera suggestiva del Medioevo. Allora, cosa aspettate? Programmate il vostro viaggio in Valsesia e preparatevi a scoprire il suo fascino medievale!

L’Eredità Letteraria della Valsesia: Un Viaggio tra Scrittori Ispirati dalla Regione

La Valsesia, con le sue montagne maestose, le valli verdeggianti e i laghi cristallini, non solo ha ispirato artisti e musicisti, ma ha anche affascinato numerosi scrittori che hanno lasciato la loro impronta letteraria sulla regione. Dalle descrizioni poetiche dei paesaggi alpini ai racconti di vita quotidiana nelle valli, la Valsesia è diventata protagonista di romanzi, poesie e racconti che ci permettono di conoscere la storia, la cultura e l’anima del territorio.

Un paesaggio che diventa poesia

Fin dal Medioevo, la bellezza della Valsesia ha ispirato poeti come Francesco Petrarca e Ludovico Ariosto, che nelle loro opere hanno celebrato la maestosità delle montagne e la pace dei borghi valsesiani. Anche poeti contemporanei come Ermanno Krumm e Amelia Rosselli sono stati affascinati dal paesaggio valsesiano, che hanno descritto con parole evocative e suggestive.

Romanzi ambientati nella storia e nella cultura locale

La storia e la cultura della Valsesia sono state oggetto di numerosi romanzi. Piero Chiara, scrittore valsesiano di fama nazionale, ha ambientato molti dei suoi romanzi in Valsesia, tra cui “Il Maestro di Vigevano” e “Addio, mia Valsesia”, opere che raccontano la vita quotidiana e le tradizioni della regione. Altri scrittori, come Edgardo Pellegrini e Natalia Ginzburg, si sono concentrati su specifici periodi storici della Valsesia, offrendo un quadro sociale e culturale affascinante.

Racconti di vita vissuta e tradizioni popolari

La letteratura valsesiana è ricca anche di racconti che narrano la vita quotidiana delle persone che abitano la regione. Questi racconti, spesso tramandati oralmente di generazione in generazione, sono stati raccolti e scritti da autori come Camilla Nigra e Sergio Ferrero. Attraverso queste storie, possiamo conoscere le tradizioni, i mestieri e le credenze popolari della Valsesia, immergendoci in un mondo affascinante e lontano.

Il Sacro Monte di Varallo: un luogo di pellegrinaggio letterario

Il Sacro Monte di Varallo, complesso religioso situato in Valsesia, è stato non solo meta di pellegrinaggi religiosi, ma anche fonte di ispirazione per scrittori e poeti. La presenza delle cappelle dedicate alla vita di Gesù e alla storia del cristianesimo ha ispirato autori come Giovanni Testori e Roberto Calasso a scrivere opere di riflessione spirituale e artistica.

Alla scoperta dell’eredità letteraria della Valsesia

Se siete appassionati di letteratura e state visitando la Valsesia, ecco alcuni modi per scoprire la sua eredità letteraria:

  • Visitare i luoghi citati nei romanzi: Percorrere i sentieri e visitare i borghi descritti dagli scrittori vi aiuterà a entrare ancora di più nelle atmosfere dei romanzi.
  • Visitare la casa museo di Piero Chiara: A Quarona, potrete visitare la casa museo di Piero Chiara, scrittore simbolo della Valsesia, per conoscere la sua vita e le sue opere.
  • Incontrare autori locali: Durante festival letterari ed eventi culturali, potrete incontrare scrittori contemporanei che si occupano di tematiche legate alla Valsesia.
  • Acquistare libri di autori valsesiani: Nelle librerie locali potrete trovare romanzi, poesie e racconti di scrittori valsesiani contemporanei e classici.

L’importanza di preservare la memoria letteraria

Preservare la memoria letteraria della Valsesia è importante per diverse ragioni. La letteratura ci permette di conoscere la storia, la cultura e le tradizioni della regione, aiutandoci a comprendere meglio il territorio e le persone che lo abitano. Inoltre, le opere degli scrittori contribuiscono a promuovere la bellezza della Valsesia e ad attrarre nuovi visitatori.

Conclusione: Un viaggio attraverso le parole

Esplorare l’eredità letteraria della Valsesia è un viaggio attraverso le parole che ci permette di conoscere la regione da una prospettiva diversa. Leggendo le opere degli scrittori che si sono innamorati della Valsesia, potrete cogliere l’essenza del territorio, apprezzarne la bellezza e scoprire storie affascinanti che vi lasceranno un ricordo indelebile.

Alla scoperta delle Grotte e delle Caverne Sotterranee della Valsesia: Un Viaggio nelle Profondità della Terra

La Valsesia, situata tra le imponenti montagne del Piemonte settentrionale italiano, non è famosa solo per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca tradizione enogastronomica, ma nasconde anche un tesoro sotterraneo: grotte e caverne che custodiscono segreti millenari. Esplorare le grotte della Valsesia è un viaggio avventuroso e affascinante che permette di immergersi nelle profondità della terra, scoprire formazioni geologiche spettacolari e conoscere la storia e la preistoria del territorio.

Un mondo nascosto sotto i nostri piedi

La Valsesia è ricca di grotte e caverne formatesi milioni di anni fa dall’azione dell’acqua che ha scavato lentamente la roccia calcarea. Queste cavità sotterranee presentano stalattiti e stalagmiti che formano suggestive sculture naturali, creando un mondo sotterraneo incantato e misterioso. Alcune grotte sono state abitate dall’uomo fin dalla preistoria, come testimoniano i ritrovamenti di utensili e resti di fauna risalenti a migliaia di anni fa.

Le grotte più suggestive della Valsesia

Diverse grotte della Valsesia sono aperte al pubblico e accessibili tramite visite guidate. Ecco alcune delle più suggestive:

  • Buco del Piombo: Situata nei pressi di Rimella, questa grotta è famosa per le sue spettacolari formazioni calcaree e per la presenza di resti fossili risalenti a circa 10 milioni di anni fa. La visita, adatta a speleologi esperti, richiede un equipaggiamento adeguato.
  • Grotta Bianca di Quarona: Situata nei pressi di Quarona, questa grotta è facilmente accessibile e adatta a tutti i tipi di visitatori. Al suo interno è possibile ammirare stalattiti e stalagmiti di diverse forme e dimensioni, che creano un suggestivo paesaggio sotterraneo.
  • Grotta dell’Eremita: Situata a Borgosesia, questa grotta è famosa per essere stata abitata da un eremita nel XVIII secolo. Al suo interno si possono ancora vedere i resti del suo rifugio e alcuni oggetti di uso quotidiano.
  • Grotta delle Fate: Situata a Varallo Sesia, questa grotta è avvolta da leggende e racconti fantastici. La visita, adatta a tutti, permette di scoprire le formazioni calcaree e di conoscere le storie e le credenze popolari legate alla grotta.

Un’avventura per speleologi e appassionati di geologia

Esplorare le grotte della Valsesia è un’avventura entusiasmante per gli appassionati di speleologia e di geologia. Le visite guidate, condotte da speleologi esperti, permettono di scoprire la formazione delle grotte, le diverse tipologie di speleogenesi e le caratteristiche delle formazioni geologiche presenti al loro interno. Inoltre, è possibile conoscere la flora e la fauna che popolano questo ecosistema sotterraneo.

Un viaggio nella storia e nella preistoria

Visitare le grotte della Valsesia non è solo un’avventura speleologica, ma anche un viaggio nella storia e nella preistoria del territorio. I ritrovamenti di utensili in pietra, resti di animali e pitture rupestri ci raccontano la vita dell’uomo preistorico che ha utilizzato queste grotte come rifugio e luogo di sepoltura. Ammirando queste testimonianze del passato, possiamo immaginare la vita quotidiana e le credenze degli uomini che hanno abitato la Valsesia migliaia di anni fa.

Consigli per visitare le grotte della Valsesia

Per visitare le grotte della Valsesia in sicurezza e godersi al massimo l’esperienza, ecco alcuni consigli:

  • Scegliere una grotta adatta alle proprie capacità fisiche: Alcune grotte richiedono un buon livello di forma fisica e l’utilizzo di un equipaggiamento specifico.
  • Prenotare la visita guidata in anticipo: Le visite guidate alle grotte sono spesso a numero chiuso, quindi è consigliabile prenotarle con un certo anticipo.
  • Indossare abbigliamento e calzature adeguate: È consigliabile indossare indumenti comodi e sportivi, scarpe da trekking e un casco (fornito in alcune grotte).
  • Portare una torcia elettrica: Anche se le grotte illuminate, è sempre consigliabile portare una torcia elettrica di scorta.
  • Rispettare l’ambiente: È importante non toccare le formazioni calcaree e non gettare rifiuti all’interno delle grotte per preservare questo fragile ecosistema.

Un’esperienza unica per tutta la famiglia

Un’esperienza unica per tutta la famiglia

Esplorare le grotte della Valsesia è un’esperienza unica e adatta a tutta la famiglia. Le grotte più accessibili, con percorsi facili e sicuri, permettono anche ai bambini di avvicinarsi al mondo della speleologia in modo divertente e educativo. Ammirando le stalattiti e le stalagmiti, i bambini potranno imparare come si formano le grotte e conoscere la storia e la preistoria del territorio. Inoltre, alcune grotte organizzano laboratori didattici specifici per i più piccoli, rendendo la visita ancora più coinvolgente.

Oltre le grotte: alla scoperta del paesaggio carsico della Valsesia

Le grotte della Valsesia sono solo una parte del suo affascinante paesaggio carsico. Oltre alle grotte sotterranee, è possibile visitare anche doline, inghiottitoi e ponti naturali, formazioni geologiche che raccontano la storia millenaria del territorio. Numerosi sentieri escursionistici conducono alla scoperta di questi luoghi suggestivi, immersi nella natura incontaminata della Valsesia.

Conclusione: alla scoperta del fascino sotterraneo della Valsesia

La Valsesia, con le sue grotte suggestive, offre un’alternativa unica alle classiche escursioni in montagna. Esplorare le sue cavità sotterranee è un’avventura emozionante che permette di scoprire un mondo nascosto, fatto di stalattiti scintillanti, formazioni geologiche spettacolari e testimonianze storiche e preistoriche. Che siate appassionati di speleologia, di geologia o semplicemente curiosi di esplorare luoghi insoliti, la Valsesia vi stupirà con il suo fascino sotterraneo.